Un vescovo, un sindaco col sigaro da mafioso e Miss Padania. E' la trinità essenziale per capire tutto il disco. Non sono, però, gli unici da mandare affanculo: ci sono anche i nati vincenti, la falsa morale, i padri che picchiano le madri, la gente di merda, gli amici che si sono arresi alla smart e non si accorgono che la moglie si scopa mezza città. I giovani che diventano vecchi senza esperienza.
Finalmente c'è qualcuno che alza la testa, in italiano e con una dialettica blasfema che non rischia mai di farsi fregare fermandosi in superficie. Anzi, va a fondo e cerca le radici di un mal governo, di un malessere, di una mala-vita che non è criminalità ma proprio vita vissuta male. E il bello è che non c'è nessuna volontà di salire sul pulpito o di ergersi su un piano diverso da ciò che si critica, il succo è proprio "vivere male, vivere tutti". Ci siamo immersi, in questa di vita di merda, e da quaggiù la cantiamo, la deridiamo, la mandiamo affanculo. Il tono è realistico e amaro: è un prendere atto e tirare una riga dritta.
Dieci canzoni, in cui finisce di tutto: gli attacchi che fanno tanto Tre Allegri Ragazzi Morti (ché lo zampino di Toffolo non è solo nell'etichetta ma anche in "Ragazza eroina"), il punk nella sua attitudine critica senza per forza diventare forza irriverente e distruttiva, suoni anni 80 toscani e anglofoni, certe chitarre acustiche che inevitabilmente sanno anche di anni 90. Il folk. Molti pezzi sono talmente ironici da essere costruiti come una canzone di chiesa, o come un salmo. Perché la presenza di riferimenti a Cristo, a Dio (che poi "se esiste, è un coglione"), a "nostro signore dei compromessi" è dappertutto. E' lo spirito del disco, una profonda verità: siamo sempre assoggettati ad un qualche dio: soldi, potere, amore, droga, feste comandate. Anche quando compare Nada in "Vuoti a perdere": un brano potente e dal buon gusto retrò. Ma quando lei corre con la voce su "maaaadreee", pensiamo a quella compagna di classe che andava a sgolarsi nel coro della chiesa. E le converse le porta ora, non nel '93 quando erano da pezzenti. A saperlo, che poi anche i pantaloni stretti non sarebbero stati più da froci, così come i nerd sarebbero saliti all'olimpo dei fighi.
Dieci canzoni, un po' come dieci, piccole novelle del Boccaccio: ognuna stigmatizza un comportamento, un vizio, un male. Con furbizia e precisione, e un sorrisetto d'accompagnamento. Dieci perle di saggezza, di cui si sentiva davvero il bisogno. Giudizio implicito, prospettiva che non si alza di un millimetro, "sufficit diei malitia sua": ad ogni giorno basta il suo affanno. Domani chissà, intanto oggi vediamo se Abdul li accetta lo stesso 20 euro + guanti della nonna, o se c'è qualcuno che si domanda davvero se anche i preti hanno il pene.
Tracklist
01. L'egoista
02. Vecchi senza esperienza
03. It's paradise
04. We just wanna live
05. Vuoti a perdere
06. Andate tutti affanculo
07. Amico mio
08. Ragazza eroina
09. Gente di merda
10. Canzone di Natale
02. Vecchi senza esperienza
03. It's paradise
04. We just wanna live
05. Vuoti a perdere
06. Andate tutti affanculo
07. Amico mio
08. Ragazza eroina
09. Gente di merda
10. Canzone di Natale
Fonte: Rockit
Purtroppo Megaupload è andato; se tu potessi riupparlo da qualche parte mi faresti un immenso favore
RispondiEliminaEcco qua: http://www.torrentcrazy.com/torrent/1118329/andate-tutti-affanculo
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